Pubblichiamo alcune poesie di Antonio Malagrida, dall’antologia “Distanze” edita da Arcipelago Itaca.
da sez 1 Due note
*
se invece fosse già stato
se fosse già accaduto morire
avranno bruciato le ossa
cancellato il nome sulle carte
sostituito la serratura
chiuso le finestre
avranno detto le ultime preghiere
asciugato qualche lacrima
parlato dei tempi lontani
o cosa
avessero almeno evitato
il chiacchiericcio
avessero almeno rispettato
il mistero della morte
quel senso profondo di onestà
che solo dal silenzio può arrivare
*
fatte le stanze puliva le scale
qualcuno arrivato da poco
lo confondeva col cameriere
non aveva aria da maggiordomo
trasportava a fatica cartoni d’antisettico
cambiava camice una volta la settimana
spolverava gli scaffali con indifferenza
chiudeva le sbarre sguardo a terra
spegneva muto gli interruttori
raccontano non invecchiasse mai
non l’ho mai sentito dire nulla
nemmeno buongiorno buonanotte
*
a terra le grandi foglie bagnate
i rami rotti dai passi nel bosco
quando Ricky iniziò a cantare
parlammo dei funghi e degli gnomi
iniziammo a tradurre l’ignoto
i nomi senza corpo dell’introvabile
*
e così ci ritrovammo come tra le nuvole
sulla tavola imbandita brillava l’argenteria
la tovaglia bianco oro coi ricami raccontava
l’altro mondo le piante sempreverdi gli animali
brindavo in alleluia e cibi sani
Vincenzo e Giulia Antonio e Tina
le parentele gli amici migliori
il sole era buono per nuotare
ci si abbracciava con gioia e stupore
dopo i primi tuffi cristallini
nulla era cambiato dalle foto
in bianco e nero
solito profilo stesso peso stesse rughe
ma il dolore alle ossa era finito
ed anche la vista sembrava migliorata
dicono fosse un regalo del generoso
proprietario sempre benevolo verso
gli inquilini ai quali non chiede
condomini oneri e bollette
ma garantisce caldo e luce senza spese
godemmo davvero d’ogni cosa
rividi tutti i miei cari
come non esistesse il giorno dopo
cantavamo lingue strane ci si capiva
e zio Roberto elegante come ai tempi
ballava il passo doppio in prima fila
ricordo mi chiedevo come avessi fatto
a ritrovare il posto e le persone
chi avesse cucinato così bene
a un certo punto lasciai cadere il dubbio
e come ringraziamento chiesi il conto
signore rispose il cameriere
tutti qui dal primo all’ultimo
persino il cane il topo
l’asinello e la zanzara
tutti hanno già pagato i conti loro
in un tempo altro in diverso luogo
tutti stia tranquillo hanno già dato
da A. Malagrida, Distanze, Arcipelago Itaca, Osimo 2024
Antonio Malagrida –
Macerata 1961, laureato in Lettere e Filosofia, docente di Lettere, ha pubblicato:
Sprazzi e impressioni, ed. Est, Ancona 1995A chi è ancora vivo, Amadeus, Cittadella1997 (Premio Melisium’98, Messina
Premio Cervantes ’98 Roma – Premio M.Calabria ’99 Messina)
Oltre, ed. L’albatro, S. Elpidio a mare 2002.
La tenda dello zingaro, (libro + cd) Pequod, Ancona 2007
Fuoristagione, Raffaelli, Rimini 2016 (finalista premio Città di Como 2017)
La sabbia e la neve, Grafiche Fioroni, Casette d’Ete, S. Elpidio a mare, 2019
La scia, Libro d’arte, con tre opere originali di Rebecca Quintavalle, Associazione culturale Italic –
Mons. Abbatis, Montelabbate, Pesaro –Urbino, 2021
Distanze, Arcipelago Itaca,Osimo 2024
Per la poesia inedita ha vinto il premio Sibilla Aleramo 2021 e il premio Borgo di Castorano, Scrivere per la musica 2021- Finalista premio Gozzano 22
È presente in diverse ed importanti antologie, recensioni e testi sono stati pubblicati sui principali lit-blog e su varie riviste