Poesie di Eliza Macadan tratte da “Passi passati“, in uscita presso Edizioni Joker.
*
il falò incendia
l’orizzonte rimasto a bocca aperta
su lungomare della salute questa ragazza sa di donna
questa madre sa di amante
un delirio antico scompone movimenti
passi passati
questa danza sa di africa
le onde si fanno ponti
verso le origini i sessi sentono tamburi di guerra
la fame passa al pensiero dell’altra riva
gli zingari non mi hanno mai portata via
con loro
eccomi qui brucio in un frame del falò
la notte balla ad occhi chiusi
come il presente
*
io sto da questa parte del tempo
tu dall’altra
fra noi l’eternità
spacca gli specchi
il vuoto sta sanguinando
colora di rosso
un cielo svergognatamente deserto
tu ingerisci una porzione di anarchia
io bevo magia dietetica
*
partirò
in un giorno con quattro stagioni
il mattino si scioglieranno i ghiacciai
per lavarmi di tutto quello che terreno è
verso mezzogiorno un sole ardente
asciugherà i miei capelli e ogni traccia
di lacrime
di sera il vento predirà
l’arrivo di un principe a cavallo
le cui orme saranno coperte
di nevi
dal buio della notte
un giorno con quattro stagioni
è ottimo per tanto amore
*
passi passati nel giardino
di Cechov
ritornano anni autunni
singhiozzi al primo freddo
poi ci si abitua
locandine popolari spariscono come funghi sotto il gelo
passi passati e mani in tasca
un apparecchio nello smartphone
conta i battiti del cuore
*
il vento mi porta
nel paese senza parole
con l’estate che comincia di mattina
e inverno al crepuscolo
sono quasi pronta per la partenza
sto ancora perdendo del tempo
sulle allee del giorno
scappo via da me
dall’altro lato del mondo
qualcuno mi annuncia nella mia lingua
che il vento verrà in città
sto vagabondando anche oggi
con gli occhi nelle foglie incollate sul cielo
con la punizione piena di domande
paralizzate
*
passi passati
non sono di qui
un inverno mi dondola feroce
il ghiaccio ottura la vista
il paesaggio si scioglierà
presto con me
*
l’autostrada verso il mare
mi dondola
quella verso la montagna
incolla le ruote all’asfalto
piove come mai ha piovuto
un cane vuole morire a tutti costi
un altro mi impedisce
di arrivare a te nel sogno
mentre dormi non mi riconosci più
mischiata a quelli che ti tormentano
giorno e notte
Eliza Macadan, nata nel 1967, ha esordito in volume nel 1994. Scrive e pubblica in italiano, romeno e francese. Le sue raccolte poetiche in lingua italiana sono: “Frammenti di spazio austero”, Il libro italiano, 2001, “Paradiso riassunto”, Ed. Joker, 2012, “Il cane borghese”, La Vita felice, 2013 e “Anestesia delle nevi”, La Vita felice, 2015. La sua poesia è stata ben accolta dalla critica e ha ricevuto vari riconoscimenti.