Questo è pertanto il libro della maturità di Piersanti, con i temi che argomentano tutto tra un fuori e un dentro, tra la natura e l’intimità domestica, il figlio Iacopo (“Jacopo sulla pista / cammina piano, / poi corre, si ferma, / barcolla un poco, / segue la brioche / che hai nella mano, è il suo vessillo unico e imperioso, / più del suo pianto / è il riso che t’inquieta, / stridulo e assurdo / nessuno lo decifra”), il tempo che scivola inesorabilmente, il peso della vita e il futuro spalancato sull’orizzonte (“Al tempo che m’incalza / e che m’assedia / s’oppongono tenaci le parole”).
Sono le belle parole che Carlo Franza dedica alla poesia di Umberto Piersanti e al suo ultimo libro “Nel folto dei sentieri” (Marcos y Marcos) nella recensione “Il poeta Umberto Piersanti con ‘Nel folto dei sentieri’ racconta in versi natura ed esistenza. Una delle voci più autentiche della poesia italiana”.
La recensione è stata pubblicata da Franza sul suo blog su IlGiornale.it a questa pagina.
sono pienamente d’accordo, e come potrebbe essere altrimenti, con il poeta…Cinque annI fa ho tenuto una mostra d’arte a Bresso (MI) dal titolo: E
‘L NAUFRAGAR M’è DOLCE IN QUESTO MARE